Il XXV Rapporto Ismu sulle migrazioni 2019 appena presentato evidenzia che in base a stime Istat 2018 gli stranieri in povertà assoluta sono oltre un milione e mezzo, con un’incidenza pari al 30,3% (fra gli italiani l’incidenza è del 6,4%). Tra i nuclei familiari in povertà assoluta, il 31,1% è composto da famiglie straniere (567mila). La povertà che attanaglia le famiglie straniere è dovuta non solo alla loro maggiore esposizione al rischio disoccupazione, ma anche alla loro concentrazione nei low-paids jobs, i lavori a bassa o bassissima retribuzione. La concentrazione nei lavori meno qualificati – e per alcuni un numero inferiore di giornate/ore di lavoro – rende gli stranieri particolarmente numerosi tra i working poor: nel 2018 i lavoratori extracomunitari hanno percepito una retribuzione annua media pari a 13.992 euro, inferiore del 35% a quella del complesso dei lavoratori.