La Rete Migrazioni e Lavoro è costituita da organizzazioni, associazioni, imprese profit e no-profit, gruppi e singoli cittadini impegnati a costruire una società nella quale siano garantiti i diritti inviolabili dell’uomo – libertà, giustizia, uguaglianza – senza distinzione di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, nazionalità, condizioni personali.

Comuni riferimenti ideali sono la Dichiarazione dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948 e la Costituzione Italiana, in particolare l’art.10.

L’attuale momento storico, caratterizzato da conflitti e sconvolgimenti climatici, oltre che dal caotico sviluppo e da forme estreme di sfruttamento economico, determina l’inevitabile movimento di uomini e donne alla ricerca di migliori condizioni di vita e costringe grandi masse di persone ad abbandonare il loro paese. I diritti umani stabiliti da quella Dichiarazione e dalla nostra Carta costituzionale vanno assicurati anche a coloro che cercano in Europa protezione e sicurezza.

Con i migranti la Rete Migrazioni e Lavoro vuole attivare processi di scambio e di condivisione, in modo da costruire comunità plurali, nelle quali le culture e i progetti di vita delle diverse componenti – italiane e non – possano coesistere e rafforzarsi vicendevolmente.

Ciò non si realizza se non viene rimosso quanto impedisce la conoscenza reciproca, l’inclusione, l’apporto di ciascuno al bene comune.

Numerose realtà della Rete Migrazioni e Lavoro sono attive nell’insegnamento della lingua italiana ai migranti, primo indispensabile strumento di comunicazione e di partecipazione alla società civile.

Negli ultimi anni è molto cresciuta una seconda necessità fondamentale: il lavoro regolare. Le difficoltà sono tanto maggiori per i rifugiati e i richiedenti asilo di più recente immigrazione, in quanto mancano di una comunità di riferimento che svolga opera di mediazione col territorio e non di rado sono carenti dal punto di vista della formazione scolastica e delle competenze professionali.

Nel quadro di una crisi economica e occupazionale che colpisce anche la popolazione italiana e che va tenuta ben presente – la loro condizione si presenta come particolarmente grave e meritevole di specifico impegno.

FINALITA’ e ATTIVITA’

Per facilitare l’inserimento lavorativo e dare risposta alla richiesta di lavoro regolare da parte dei migranti, la Rete Migrazioni e Lavoro intende impegnarsi in progetti intesi a:

  1. Identificare opportunità di lavoro esistenti e svilupparne di nuove;
  2. Costituire un data-base di buone prassi, cui attingere per replicare idee, processi, metodologie; promuovere filiere e sinergie fra le diverse realtà economiche e lavorative, italiane e straniere;
  3. Accompagnare nell’apprendimento della lingua italiana (>A2) e nello sviluppo delle competenze professionali, a partire da quelle d’origine, fino al livello richiesto;
  4. Valorizzare saperi, abilità, esperienze;
  5. Promuovere percorsi di formazione, in collaborazione con le agenzie per il lavoro e coi Servizi comunali e regionali, anche grazie all’impiego di fondi pubblici;
  6. Offrire un affiancamento umano e professionale durante la fase di inserimento lavorativo o nello start-up di nuove imprese (piccole, individuali)
  7. Sviluppare forme di sostegno economico alle nuove imprese (piccole, individuali) attraverso il micro-credito;
  8. Sviluppare opportuni strumenti di comunicazione diretti alla informazione verso la cittadinanza, le Istituzioni, le imprese profit e no-profit; con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i potenziali portatori di interesse;
  9. Farsi proponente di provvedimenti che facilitino la realizzazione degli obiettivi della Rete e favoriscano l’inserimento lavorativo dei rifugiati, quale ad esempio la costituzione di un fondo per il lavoro, destinando ad esso una minima parte dei contributi forniti alle strutture di accoglienza SPRAR e CAS;
  10. Partecipare a bandi locali, nazionali, europei per lo sviluppo di progetti che rispondono alle finalità della Rete

Milano, gennaio 2019